Gessi: quando il bagno diventa cultura del benessere
- Carla Gatto
- 21 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Ho avuto il piacere di visitare Casa Gessi a Milano e il suggestivo Parco Gessi, sede dell’omonima azienda, leader nella produzione di rubinetteria ed accessori wellness per il bagno. La visita è stata organizzata da Miele Più, rivenditore attento e presente sul nostro territorio, e si è trasformata in un’esperienza di ispirazione e confronto tra colleghi architetti.

Casa Gessi: un’esperienza sensoriale nel cuore di Milano
Casa Gessi non è solo showroom: è un luogo di stimolo creativo per designer, architetti e utenti sofisticati. Entrare negli spazi milanesi significa immergersi in ambienti pensati per evocare emozioni: giochi d’acqua, video-wall e scenografie che ricordano un giardino segreto incastonato nella città.
E’ stata un’occasione unica per sperimentare come il design Gessi si innalzi a vera High Culture, un mix tra alta moda e cultura artigianale italiana. Tra l’eleganza del design e una profonda cultura del saper fare italiano, artigianale, preciso, radicato. Ogni dettaglio, ogni superficie, ogni finitura parla la lingua del benessere, inteso come comfort fisico ma anche emotivo, sensoriale, estetico.
Parco Gessi: high-end artigianalità nelle colline
Il Parco Gessi è una “cathedral of craft”: un’area di oltre 20.000 m² che integra ricerca, produzione e narrazione del brand Gessi. Qui ogni ottone, ogni dettaglio finito a mano racconta il valore della Cultura Italiana, dove manufatto e tecnologia convivono in armonia.
Il bagno come spazio wellness
Negli spazi Gessi abbiamo toccato con mano come il bagno stia evolvendo: da ambiente funzionale a vero luogo di benessere. Le novità presentate confermano l’attenzione verso comfort multisensoriale, tra cromoterapia, idromassaggio, cascate, materiali pregiati e finiture sartoriali.
Le collezioni integrano, con pochi semplici pezzi, gli elementi classici della rubinetteria trasformando il progetto bagno in un luogo di relax e rigenerazione che ognuno può creare a casa propria.
Conclusione
Torno a casa con nuove idee, spunti concreti per i miei progetti e una conferma: il design italiano, quando è fatto con intelligenza e passione, riesce sempre a stupire.
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